Le origini - Castaldèi

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Le origini

Storia

Le origini
Vascon di Carbonera


Le prime tracce della presenza dei Rizzetto detti Castaldèi, si trovano nella parrocchia di Vascon di Carbonera.

Il 16 Luglio 1749 nasceva a Vascon di Carbonera tale Rizzetto Matteo, figlio legittimo di Antonio e Carlesso Valentina. Il patriarca Antonio svolge la professione di Villico e la sua famiglia era composta dallo stesso Antonio, la moglie Valentina ed i due figli Domenico e Matteo; di Domenico non vi sono notizie chiare sulla sua vita successiva in quanto i registri riportano dati contrastanti.

Nei registri parrocchiali, nel descrivere la persona vengono sempre citati il cognome e il nome del soggetto, il nome del padre e nonno e della madre con i relativi genitori; questo insieme di dati diviene, ovviamente, fondamentale per la ricostruzione dei nuclei familiari visti i numerosi casi di omonimìa.

Rizzetto Matteo mette su famiglia con Pasqualotto Catterina (doppia t) la quale mette al mondo tre maschietti: Liberale, Giovanni e Francesco. Alla nascita del primogenito Liberale, Matteo ha 30 anni; tutti e tre i figli tengono alto il cognome Rizzetto formando a loro volta famiglie numerose con, rispettivamente, 6, 3 e 5 figli!

Il 29 Maggio 1821, intanto, viene a mancare, alla veneranda età per l'epoca di 68 anni, Matteo di professione Villico; dai registri viene indicata anche la causa: Pellagra.

La vita continua e Rizzetto Liberale, che nel frattempo si era accasato con Maria Marchesin, conta la bellezza di 6 figli; nell'ordine Regina, Antonia, Fioravante, le gemelle Cattarina e Angela e, ultima arrivata, Antonia Oliva.

Dai registri parrocchiali di Vascon, il 1829 viene descritto come particolarmente duro nei confronti dei nuovi nati; la causa maggiore di morte è descritta come “male di sangue” e colpiva senza scampo nei primissimi mesi di vita; anche la famiglia di Liberale ha pagato il proprio tributo di vite a questa terribile malattia.

Nel 1844, e precisamente il 9 Febbraio, viene a mancare Liberale per una malattia ai polmoni; l'unico maschio rimasto, Fioravante, dopo poco prende moglie, Marcon Antonia e da lei avrà sei figli: Candido Antonio (successivamente chiamato solo Candido), Giuseppe, Teresa, Fortunato  Luigi, Giovanna e Carlo.

Giuseppe Rizzetto, secondogenito di Fioravante e Marcon Antonia, segue per prolificità il padre e dall’unione in matrimonio con Maria Elena Mionetto nasceranno ben nove figli non tutti, purtroppo, destinati a una buona sorte. La folta progenìe è composta da: Antonio (nato il 25 Febbraio 1836 e morto il 25 Luglio dello stesso anno per vermi), Lucia (nata il 13 Febbraio del 1840), Maria Maddalena (nata il 13 Febbraio 1842), Cattarina (nata il 13 Febbraio 1844 e morta il 7 Settembre 1936 a 92 anni), Elisabetta (nata il 17 Maggio 1840), Luigia (nata il 10 Maggio 1848), Beniamino (nato il 31 Dicembre 1849), Antonia (nata il 18 Marzo 1853) ed infine (Eugenia Dorotea (nata l'1 Ottobre 1859).

Il primogenito di Fioravante, Candido, si trasferisce da Vascon di Carbonera a Rovarè dove intorno al 1880 sposa Teresa Moro; dalla loro unione nasceranno quattro figli: Antonia, Massimiliano, Agostino e l'ultimogenito Domenico.

La cattiva sorte colpisce duramente la loro famiglia nel 1893 quando, alla tenera età di sette anni viene a mancare Antonia, un mese dopo all'età di sei anni anche Massimiliano ed infine un mese dopo anche Agostino, di soli cinque anni, subisce la stessa sorte; unico superstite è Domenico.



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